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foto: Andrea Masini / Deepbluemedia

Il maggio 2023 terribile delle Acque Libere, temperature rigide senza muta

Il nuovo Regolamento World Aquatics non consente la muta con temperatura dai 18 gradi in su e nella tappa di World Cup di Golfo Aranci si rischia di assistere agli stessi problemi di Piombino in LEN Cup

Gli atleti delle Acque Libere dimenticheranno difficilmente Maggio 2023, a causa dei problemi delle temperature rigide e condizioni meteo pessime che stanno trovando in queste prime uscite della stagione in Acque Libere.

Complice di queste condizioni meteo imprevedibili in questo periodo dell’anno, almeno in Italia, il nuovo Regolamento World Aquatics andato in vigore dal 1° gennaio di quest’anno, con il quale sono state modificate alcune regole, in particolar modo per le Acque Libere.

Fino a dicembre 2022 il Regolamento World Aquatics in merito all’utilizzo della muta in competizioni di Acque Libere prevedeva l’obbligo della muta quando la temperatura dell’acqua fosse al di sotto dei 18 gradi centigradi, mentre consentiva la scelta del singolo atleta, se indossarla o meno al posto del classico costume open water, quando la temperatura variava tra i 18 ed i 19,9°C.

Il regolamento fu studiato per salvaguardare la salute degli atleti e prevenire rischi dovuti a ipotermia e altre problematiche a cui è sottoposto chi nuota in acqua fredda.

La muta però è da sempre stato un argomento scottante nel mondo delle acque libere, perché mentre una parte di atleti si adeguava al regolamento, altri non le hanno mai accettate con piacere.

E il problema veniva fuori in maniera più marcata ed evidente proprio nella fascia in cui c’era la possibilità di scelta, perché chi usava la muta sembrava essere in vantaggio rispetto a chi non la usava.

Si percepiva quasi una condizione di slealtà sportiva tra cui usasse la muta e chi sceglieva di non usarla, tant’è che nel nuovo regolamento c’è una nota che rimarca proprio questo concetto.

Il maggio 2023 terribile delle Acque Libere, temperature rigide e assenza di muta, cosa prevede il Regolamento

Dal 1° gennaio 2023 la parte del regolamento che riguarda l’utilizzo della muta nelle gare di nuoto in acque libere è cambiata e prevede che quando la temperatura è inferiore a 18°C, è obbligatorio utilizzarla.

Se però la temperatura dell’acqua è pari o superiore ai 18°C, l’uso della muta non è consentito e quindi, in pratica, è stata eliminata la fascia di possibilità di scelta.

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A supporto di questa modifica, nel documento World Aquatics viene riportata una nota che fornisce una motivazione alla decisione di cambiamento del regolamento.

L’uso di mute offre un vantaggio sleale e proponiamo che ci siano condizioni di parità per tutti i nuotatori che partecipano alla competizione rimuovendo questa discrezionalità”

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foto: Andrea Masini / Deepbluemedia

La muta è un costume da gara realizzato in materiale che fornisce isolamento termico e, per regolamento World Aquatics, devono coprire completamente busto, schiena, spalle e ginocchia, senza estendersi oltre il collo, i polsi e le caviglie.

Un atleta non può quindi usare una muta qualsiasi, ma una muta omologata FINA (o World Aquatics, viviamo ancora nel limbo del cambiamento tra i due nomi).

Il maggio 2023 terribile delle Acque Libere, non si trova disponibilità di mute omologate!

Come riportato nei Regolamenti World Aquatics, tutti i costumi da gara utilizzati in occasione di eventi World Aquatics e Giochi Olimpici, in piscina e in acque libere, devono essere omologati in conformità con le regole e le procedure di omologazione di World Aquatics.

Ma il vero problema è in questo momento causato dalle condizioni meteo non usuali in questo periodo dell’anno e da temperature al di sotto della media, unito a una scarsa disponibilità di mute omologate.

Al momento si fa infatti fatica a trovare una muta omologata World Aquatics per le gare di nuoto in acque libere e i motivi di questa scarsa disponibilità sono molteplici, tra cui sicuramente la mancanza di materia prima per realizzare le mute.

In questo momento storico, il neoprene, con il quale si fabbricano le mute, non si trova facilmente e quel poco disponibile ha subito un aumento di prezzo mai visto prima.

Le cause sono riconducibili ai problemi legati alla pandemia, durante la quale la maggior parte dei fornitori di materie prime ha registrato un netto calo di richieste e questo ha portato le principali aziende fornitrici a ridurre notevolmente le scorte di materia prima.

La pandemia è ormai alle spalle, ma questo da relativamente poco tempo e il mercato non è ancora riuscito a riallinearsi alle richieste, che intanto sono ritornate a livelli normali, se non superiori a prima della pandemia.

Tutto questo causa una disponibilità molto bassa di mute per nuoto in acque libere omologate FINA e tra i pochissimi Swim Specialist che al momento sono in grado di fornire una muta (e che si contano sulle dita di una mano), sono Sportline Torino e Swimmerland.

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foto: Andrea Masini / Deepbluemedia
Il maggio 2023 terribile delle Acque Libere, cosa è previsto per la tappa di World Cup di Golfo Aranci

Tutti abbiamo visto cosa è accaduto nella tappa di LEN Cup di Piombino, in cui gli atleti hanno gareggiato in condizioni meteo pessime, ma soprattutto con temperature al limite del regolamento.

La temperatura dell’acqua del mare di Piombino, dove si è disputata la tappa di LEN Cup, è stata dichiarata dai giudici di gara a 18.8° C, che ha posto tutti gli atleti nella condizione di non poter usare la muta.

Si può però supporre che in alcune parti del circuito, e molto probabilmente nelle acque appena fuori, la temperatura dell’acqua fosse ben al di sotto dei 18 gradi.

Non è un caso infatti che ben trenta atleti si siano ritirati perché irrigiditi proprio dalle temperature dell’acqua, tra i quali anche Gregorio Paltrinieri.

E questo scenario rischia di ripetersi nella tappa di World Cup di Golfo Aranci in programma per il prossimo sabato 20 maggio, visto che le previsioni meteo non sono rosee, ma questo problema è da mettere in conto anche in altri appuntamenti di questa stagione in acque libere, soprattutto quelli in programma nelle prossime settimane e a settembre.

Le previsioni meteo dell’Aeronautica Militare non sono incoraggianti per sabato, perché ad oggi riportano per Golfo Aranci temperature dell’aria tra i 16 e i 17°C, probabilità di pioggia del 100% e vento forte da Nord/Est.

Intanto nella provincia di Sassari si registra il record di nazioni e atleti partecipanti, con 156 atleti in rappresentanza di 27 Paesi che daranno vita alla seconda tappa di World Cup, aperta lo scorso 8 maggio a Soma Bay, che vede in programma la 10 km olimpica e la staffetta 4×1500 mista in due giornate di gare, sabato e domenica.

Il circuito in cui nuoteranno gli atleti sarà formato da quattro lati e sarà lungo 1.666 metri, che gli atleti faranno per sei giri.

La 10 km maschile è in programma alle ore 10:00, mentre quella femminile alle 13:00, con entrambe le gare saranno trasmesse in diretta su Sky Sport con telecronaca di Luigi Vaccariello e commento tecnico di Cristina Chiuso.

Oltre un gruppo nutrito di atleti italiani, saranno presenti tante star delle acque libere provenienti da fuori nazione, come l’olimpionico tedesco Florian Wellbrock, il vicecampione olimpico magiaro Kristof Razovszky e le olimpioniche Sharon van RouwendaalAna Marcela Cunha.

La temperatura dell’acqua verrà analizzata mezz’ora prima della partenza e determinerà se sarà necessario utilizzare la muta o meno, ma il problema è un altro: quanti atleti hanno la muta disponibile per gareggiare a Golfo Aranci?

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine