Ne discutiamo insieme a Massimiliano Rosolino e Christian Andrè
Il settore Master del Nuoto è cresciuto e si è esteso così tanto negli ultimi anni che ormai sono tanti i riferimenti e i paragoni che si fanno con il Nuoto Assoluto. Ma in che modo questi due settori del nuoto sono oggi uno legato all’altro?
Oggi ne parliamo insieme a Massimiliano Rosolino e Christian Andrè (nella foto a destra), il primo ancora tra i protagonisti del Nuoto Assoluto di alto livello e il secondo ex pallanuotista di livello e oggi nel mondo del Nuoto Master.
Inoltre Max Rosolino e Christian Andrè hanno unito la loro forza ed esperienza avviando la “Max&Chris” con la quale intendono promuovere il Nuoto ad ogni livello e settore! Il 30 aprile 2011 infatti è inaugurato il nuovo impianto Comunale di Pescopagano, in provincia di Potenza, portato a risorgere dalle ceneri come la migliore delle Fenici (nella foto a sinistra la consegna dell’impianto)! La piscina in questione ha un passato travagliato, gestita in malo modo, da chi evidentemente non ama il nuoto, cosa essenziale per far vivere e crescere un impianto natatorio! Dopo un lungo periodo di chiusure alternate per problemi dovuti alla temperatura dell’acqua, agli spogliatoi non sempre agibili ed altre difficoltà derivanti da quella gestione poco attenta e non amante del nuoto, è arrivata la chiusura definitiva e l’abbandono dell’impianto!
Fortunatamente è poi arrivata una nuova gestione, affidata proprio alla “Max&Chris” di Massimiliano Rosolino e Christian Andrè che insieme ad altri due soci napoletani, hanno intrapreso quest’avventura! Nessun altro binomio poteva essere migliore per questa impresa: Max Rosolino è infatti il nuotatore più medagliato della storia del nuoto a livello mondiale con le sue 60 medaglie vinte tra giochi olimpici, campionati europei e mondiali.
Christian Andrè è stato invece un grande giocatore professionista di pallanuoto, vantando 20 campionati di A1 ed una medaglia d’oro all’Universiadi 1997.
Massimiliano Rosolino, sono ormai tantissimi gli anni che ti legano al mondo del nuoto e con tutti gli eventi vissuti e le vittorie conquistate, porti con te un’esperienza enorme. Pensi che questa esperienza ti aiuterà a portare avanti l’attività con la Max&Chris?
È proprio per questo che ho deciso di intraprendere quest’avventura insieme a Christian Andrè e gli altri due soci che sicuramente in questo hanno più esperienza di me. Io cercherò sicuramente di dare un contributo tecnico per il nuoto ma anche per la pallanuoto e per il settore master. Cercheremo di gestire al meglio le risorse che abbiamo, senza fare passi falsi. Penso che Pescopagano sia un’ottima struttura e noi cercheremo di fare il massimo per dare un importante contributo per la zona che merita un punto sportivo valido. L’obiettivo finale è quello di poter dare un’impronta nel nuoto con il nome della Max&Chris così che un giorno, quando magari un ragazzino parteciperà a determinate competizioni, sia consapevole della scuola da dove arriva.
Con quale spirito quindi affronti questa avventura imprenditoriale?
In punta di piedi. Il mio interesse è quello di limitare i danni imprenditoriali e in questo ho le spalle coperte vista l’esperienza di Christian Andrè e gli altri soci. Sarà importante gestire tutto al meglio e in questo mi affido completamente a loro. Dal canto mio, mi impegnerò per essere presente almeno due volte a settimana in impianto per seguire le attività e verificarne l’evoluzione. Poi l’anno prossimo, dopo l’appuntamento olimpico mi auguro, potrò dedicarmi di più ed essere più presente, al fine che questo impianto non mi renda partecipe solo perché porta il mio nome.
Uno dei tuoi soci, Christian Andrè, è un ex atleta, proveniente dal mondo della pallanuoto professionale. Pensi che insieme a lui potrete mettere su un gruppo ben formato che abbracci le varie discipline acquatiche?
Già a Pescopagano stiamo facendo questo. Non vogliamo offrire al pubblico una semplice balneazione ma vogliamo dare una grande opportunità a chi vuole avvicinarsi al mondo del nuoto.
Christian Andrè è già forte della sua esperienza come Presidente della San Mauro Nuoto di Napoli che a quattro anni dalla sua nascita vanta già un’ottima squadra di pallanuoto che milita già in serie C, un promettente gruppo di giovani agonisti e un gruppo master che cresce di anno in anno quantitativamente e qualitativamente, raccogliendo successi e notorietà nel settore. Cosa può fare la Max&Chris da qui a quattro anni?
In quattro anni Christian Andrè e i suoi soci hanno avuto la possibilità di seguire l’impianto giorno dopo giorno, in un posto dove il bacino di potenziale utenza è ampio ed oggi il San Mauro Nuoto è una valida realtà. Pescopagano è una scommessa; è come aver messo un’antenna, ora bisogna metterci il televisore e quant’altro! Sarà comunque tutto da vedere da settembre prossimo in poi, impegnandoci sempre a dare il massimo. L’importante è prendere credibilità ed essere competitivi. Personalmente, sia dal punto di vista imprenditoriale che come personaggio napoletano, il mio sogno sarebbe quello di dare un grosso contributo al nuoto partenopeo e gratificare i giovani nuotatori napoletani che magari hanno grosse ambizioni e vogliono fare un certo percorso ma purtroppo non ne hanno la possibilità a causa della struttura dove nuotano o i gestori che la seguono.
Quindi mirate a prendere anche altri impianti?
Assolutamente si. Il nostro obiettivo come Max&Chris è quello di prendere altri impianti in Campania e magari portare ai vertici il nuoto napoletano, gratificando i giovani napoletani che hanno le mie stesse ambizioni e stanno cercando di fare il mio stesso percorso, ma che hanno anche le mie stesse problematiche. Sono stato fortunato però anche io ho nuotato per tanti anni a Ponticelli, nell’hinterland napoletano ed è lì che ho costruito i miei più grandi successi. Se posso dare la stessa possibilità ai giovani napoletani, che ben venga.
Come ci si sente ad essere il nuotatore più titolato della storia?
Diciamo che è una cosa che fa comodo però sapere di aver emozionato tante persone, è una cosa che mi fa piacere. Ricordare le tante vittorie e rincorrere i nuovi obiettivi come quello di Londra 2012, è ciò che mi da più carica. Per il resto, il fatto di essere tra i più forti della storia, è più un vanto del mio papà che mio.
Tu sei uno che non molla mai ed oggi stai lottando anche contro il tempo biologico che scorre inevitabile, per restare sulle vette e non perdere appunto il treno delle Olimpiadi di Londra 2012. Cosa accade quando un nuotatore professionista come te arriva a questo punto? Cosa si prova?
È dura. Ti devi mantenere bene, mangiare sano, pensare al nuoto ed avere una vita regolare. Fino a quando nuoterò, farò una vita da atleta. Ovvio che la mia seconda attività è quella di papà adesso!
Sia tu che Christian Andrè, vi ritroverete a gestire anche un gruppo master. Facciamo qualche riferimento al mondo master di oggi: Roberta Crescentini è stata tua compagna in nazionale e oggi fa nuoto master. Niccolò Beni è tuo attuale collega in attività ma è strettamente legato anche al settore master per l’attività commerciale che segue. Il mondo master è sicuramente cambiato negli anni rispetto a quando è nato ed oggi coinvolge molte più persone tra cui anche molti ex atleti. Pensi che un giorno il settore master e quello del nuoto, possano incontrarsi in qualche modo o avere una connessione più diretta?
Indubbiamente i due settori viaggiano insieme ma devono comunque restare separati. Io punto molto sul settore master che coinvolge e da possibilità di avvicinarsi al nuoto anche in tarda età, ma c’è una bella differenza tra l’essere bravi ed essere un campione. Ci sono tanti master che sono diventati icone nel settore, però si allenano poco il che vuol dire che vivono soprattutto di esperienza. Roberta Crescentini ad esempio fa la velocista, non i 1500 Stile Libero…
Ti vedi un giorno come allenatore?
Per ora no, vivo il nuoto da protagonista e trovo difficoltà ad immaginarmi come allenatore.
Ma se facessimo un salto in avanti con l’immaginazione, tra 10-15 anni, pensi che potresti intraprendere questo ruolo?
Tra 10-15 anni perché no?
Master o Nuoto agonistico?
Master! Vorrebbe dire stare a contatto con persone che hanno le tue stesse esigenze, che si avvicinano ad avere più la tua età. Penso che per me che ho passato una vita intere in piscina, sarebbe più divertente e stimolante seguire un gruppo master che sicuramente porta meno impegno rispetto ad un giovane gruppo di agonisti. Mi piacerebbe vivere delle trasferte insieme a loro e vedersi per il piacere di stare insieme e di fare nuoto, non come un impegno. Una volta mi è capitato di dare qualche dritta ad un corso adulti, alcuni dei quali facevano master, che si allenava al Centro Federale di Verona ed è stato divertente. Bisogna vedere come sarebbe farlo alla lunga.
Quindi un giorno ti vedremo tra i master?
Si, sarò un duro allenatore e farò soffrire, risponde sorridente Massimiliano Rosolino. Tengo però a sottolineare il significato del master che è e deve rimanere un motivo per stare insieme e divertirsi senza ansia da prestazione. L’agonismo va bene e ci deve essere ma senza ansia da prestazione perché se vuoi vincere le Olimpiadi, devi fare nuoto in un certo modo ma se vuoi vivere altre emozioni, il master lo puoi fare fino a 100!
Per ora ci fermiamo qui, dandovi appuntamento alla prossima settimana, nella quale faremo due chiacchiere con Christian Andrè, insieme al quale confronteremo definitivamente i mondi del Nuoto Assoluto e del Nuoto Master!