Regolamento Master, cosa ne pensano i Responsabili delle squadre vincitrici della scorsa stagione sulla novità della migliore prestazione

La nuova regola non è stata ben accolta da tutti i Responsabili Master ascoltati, mentre ha preferito non dichiarare nulla il Responsabile della Nadir Palermo

Due settimane fa è stato reso noto il Regolamento Master per la stagione 2017/2018 – clicca qui per leggerlo – in cui si apprende una importante e abbastanza discussa novità in merito al calcolo delle classifiche per fasce dei Campionati Italiani di Nuoto in vasca.

Come si legge dal Regolamento infatti, da questa stagione peserà sul titolo italiano a squadre anche la migliore prestazione di ogni atleta partecipante ai Campionati Italiani che andrà a sommarsi ai tre migliori punteggi ottenuti da ogni atleta in tre gare individuali diverse nelle manifestazioni del Circuito Supermaster e nei Campionati Italiani Estivi ed al miglior punteggio di ogni categoria e specialità delle staffette 4×50 invernali ed estive.

In pratica l’intera stagione di ogni squadra che punta ai vertici delle classifiche sarà decisa dal grado di partecipazione ai Campionati Italiani, una strada intrapresa molto probabilmente dalla Federnuoto per promuovere Palermo e i prossimi Campionati Italiani, cosa che però di fatto stravolge quello che è stato il Nuoto Master fino all’anno scorso.

Ma cosa ne pensano di questa nuova regola i responsabili di settore delle squadre vincitrici del titolo tricolore della scorsa stagione?

“A mio avviso questo è un Regolamento che premia l’identità della squadra – ha commentato Massimiliano Laudani del Flaminio SC – Tutti gli elementi della squadra sono importanti e a maggior ragione chi partecipa contribuisce sempre al risultato finale. C’è una varietà di fasce e quindi di premiazioni e la cosa mi piace molto e con il fatto che adesso ogni atleta, anche quelli da 500 punti a gara,  possono avere la loro importanza tangibile nella conquista del titolo, mi piace ancora di più. Questo è Master e poi credo che se si è bravi come allenatore e responsabile di una squadra Master, bisogna essere bravi anche a portare atleti ai Campionati Italiani”

“Le nuove regole sulla classifica di società non mi piacciono per vari motivi – commenta invece Raffaele Lococciolo del Nuoto Club Firenze che approfondisce diversamente sull’argomento – Credo che su oltre 600 squadre affiliate, soltanto una trentina di squadre leggono il regolamento, delle quali una buona parte muove la stagione per seguire al meglio tale classifica. Per questo motivo che penso che un confronto con i gestori di queste squadre sia lecito e opportuno, soprattutto quando si va a toccare un regolamento in modo così sostanziale. Personalmente non mi piace la nuova regola perchè implica che tutto ciò che una squadra fa durante l’anno, può essere infranto ai campionati italiani: potremo fare il meglio possibile, schierare nel mio caso 100 atleti con continuità durante la stagione, andare a vincere trofei, fare staffette, ma poi se a Palermo ci andremo in numero “poco importante”, cosa non impossibile vista la difficoltà ed i costi della trasferta, ci ritroveremo a poter perdere da squadre che magari hanno disputato i Regionali, il Trofeo da loro organizzato in casa e i Campionati Italiani. Non si premia più la qualità, ma solo la quantità ed il peso di Regionali e Campionati Italiani è sempre più decisivo, mentre chi organizza Trofei per il Circuito è sempre più in difficoltà e per loro non si fa mai nulla per incentivare alla partecipazione. È bene però ricordare che il movimento è tenuto su grazie a quei 100 disgraziati che si prendono sulle spalle un gruppo di persone, lo motivano e lo fanno gareggiare.
I delta che si creeranno agli Italiani possono ribaltare classifiche costruite in un’intera stagione e questo lo trovo aberrante e ingiusto. A questo punto o si realizza un miraggio, ovvero portare almeno l’80% della squadra ai Campionati, o si rinuncia totalmente alla partecipazione. Capisco che si voleva dare peso al campionato italiano –
conclude Lococciolo – Apprezzo lo spirito, ma non l’effetto e inoltre la cosa più paradossale è prendere questa direzione a ottobre finito, con il Circuito già iniziato, senza alcuna possibilità di replica”

“Il Regolamento di questa stagione mi lascia molto perplesso – commenta Mauro Rodella, responsabile dell’Aquatica Torino che fa eco alla presa di posizione di Lococciolo – Noi dell’Aquatica Torino ci adegueremo come sempre alle decisioni della Federnuoto, l’abbiamo sempre fatto. Siamo sempre stati ligi, quando contavano solo i punti individuali, quando sono state aggiunte le staffette dei Regionali e poi quelle degli Italiani ed abbiamo sempre vinto, anche se a volte criticati. A parte lo sfogo – conclude Rodella – va bene cambiare ogni anno affinchè ci sia una buona riuscita dei Campionati Italiani, ma noi Società vorremmo anche avere più voce in capitolo per salvaguardare i nostri interessi”

“Il Regolamento è variato sostanzialmente soltanto in merito alla novità della migliore prestazione di ogni atleta che prenderà parte ai Campionati Italiani che andrà ad aggiungersi al punteggio stagionale di ogni squadra, regola che mi sembra essere stata fatta per invogliare alla partecipazione all’evento atteso a Palermo, anche se per me potrebbe rappresentare anche un qualcosa in più per dare rilievo ai singoli atleti – ha dichiarato Mauro Torri del Forum SC – Resto più che altro perplesso sulla collocazione dei Campionati che essendo a tutti gli effetti una manifestazione del Circuito Supermaster, ha una grande importanza. Un Campionato Italiano deve essere tale per tutti, atleti e squadre”

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Non si è sbilanciato invece Salvo Caleca, responsabile Master del Nadir Palermo che ha preferito evitare di esprimere la sua opinione in merito all’argomento, mentre non è stato possibile contattare un Responsabile della Milano Nuoto Club.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine