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Trasgender Lia Thomas potrà competere in NCAA, Linee Guida USA Swimming congelate

L’atleta dell’Università della Pennsylvania potrà competere in questa stagione, fino a nuova rianalisi del caso

La trasgender Lia Thomas potrà competere in NCAA, almeno avrà la certezza di poterlo fare in questa stagione, fino a nuova rianalisi delle Linee Guida adottate da USA Swimming che per adesso la NCAA ha deciso di congelare.

Facciamo qualche passo indietro: Lia Thomas ha iniziato a fare rumore quando ha vinto una serie di eventi nelle competizioni NCAA gareggiando per la prima volta come donna.

I sontuosi risultati registrati dall’atleta in forza alla Penn Athletics, avevano portato a dicembre alle dimissioni di Cynthia Millen dal ruolo di funzionario di USA Swimming – clicca qui per la notizia – dopo trent’anni di carica.

“Il nuoto non è uno sport in cui le identità competono con le identità” disse Cynthia Millen, accentrando l’attenzione e aprendo in sostanza il caso Lia Thomas.

Il mese scorso la National Collegiate Athletic Association avevapreso in considerazione di rivedere e modificare la sua politica per quanto riguarda gli atleti trans, che in passato era uniforme in tutti gli sport.

In un primo momento, sembrava che la NCAA avesse deciso di adattarsi alle nuove Linee Guida di USA Swimming – clicca qui per la notizia – ma ieri ha comunicato ufficialmente che è stato deciso di rivedere la situazione e “congelarla” almeno per questa stagione.

La NCAA ha infatti annunciato attraverso un comunicato stampa che non ci saranno modifiche alla sua politica in merito ai livelli di testosterone per le donne transgender, affinchè possano competere ai Campionati di Nuoto e Tuffi femminili 2022.

Questo significa che l’atleta transgender LiaThomas avrà la certezza di poter competere, almeno in questa stagione.

La soglia di concentrazione di testosterone nel siero accettata dalla NCAA è 10 nanomoli per litro contro i 5 per un periodo continuo di almeno 36 mesi previsti nelle nuove Linee Guida di USA Swimming.

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Inoltre per USA Swimming gli atleti transgender che intendono competere in eventi femminili, dovranno fornire prove che il precedente sviluppo fisico dell’atleta come maschio, mitigato da qualsiasi intervento medico, non abbia conferito all’atleta un vantaggio competitivo rispetto alle concorrenti cisgender.

Il Comitato per la Salvaguardia della Concorrenza e gli Aspetti Medici dello Sport ha riesaminato e messo a confronto le Linee Guida della NCAA e di USA Swimming prima di prendere la decisione.

La sottocommissione ha deciso che l’implementazione di ulteriori modifiche in questo momento potrebbe avere un impatto ingiusto – si legge nel comunicato stampa della NCAA – Ulteriori modifiche sarebbero inoltre potenzialmente dannose sulle scuole e sulle studentesse-atlete che intendono competere nei campionati di nuoto femminile NCAA 2022″

La NCAA ha dunque deciso di non allinearsi alle linee guida di USA Swimming, almeno per quest’anno scolastico, ma l’argomento resta attuale e sul banco del confronto, affinchè possa essere rivisto ed eventualmente rivalutato in futuro.

Nel comunicato della NCAA viene infatti sottolineato, tra le altre cose, che le nuove linee guida di USA Swimming verranno nuovamente analizzate in futuro da parte della sottocommissione, quando raccomanderà ulteriori aggiornamenti ai requisiti di ammissibilità per la Fase Due (anno accademico 2022-23) e la Fase Tre (anno accademico 2023-24).

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine