L’importanza di un buon Allenatore per una squadra Master

Ciro Ascione del Posillipo spiega come si debba essere una guida tecnica, ma anche un consigliere, un organizzatore e un leader per riuscire a coinvolgere tante persone

Quanto è importante un allenatore per un nuotatore? Probabilmente la risposta più adeguata è che il valore di un allenatore per un nuotatore non è quantificabile, ma questo vale anche per i Master? Parliamo di un settore che accoglie atleti amatori che per passione, divertimento, spirito di aggregazione, ma anche voglia di competere, si ritrovano a gareggiare in meeting che vedono salire sui blocchi di partenza nuotatori di tutte le età, dai 25 ai 90 anni e talvolta anche oltre, ognuno con una storia diversa, ognuno con degli impegni quotidiani diversi e ognuno con una realtà familiare differente. È per questo che il ruolo dell’allenatore nel settore Master diventa in certi frangenti anche più difficile di quello di un allenatore che segue una giovane squadra agonistica in cui le variabili sono meno imperative.

Oltre all’aspetto psicologico e l’autostima, un allenatore Master deve tener conto anche di tante altre esigenze dei componenti di una squadra, che riguardano il lavoro ad esempio, o gli impegni di famiglia, e riuscire a farli conciliare serenamente con gli allenamenti, nonché con le gare.
Il napoletano Ciro Ascione, Tecnico esperto che vive il mondo del nuoto da una vita, è alla sua seconda stagione con il Circolo Nautico Posillipo, in cui insieme al Responsabile della squadra Gianpiero La Monica, coadiuvato dall’Allenatore Massimo Vallone e dalla signora Antonella D’Avino, ha rinforzato la già bella sinergia del gruppo che si divide tra Napoli e San Sebastiano al Vesuvio per il raggiungimento di sempre più prestigiosi obiettivi. Insieme a queste persone sta praticamente riportando a nuova vita la relativa branchia Master che fino alla scorsa stagione ha sempre avuto forze limitate nei numeri che però da quest’anno si stanno moltiplicando di volta in volta.

ciro-ascione-circolo-nautico-posillipo-masterMa cosa comporta nel mondo Master riuscire a coinvolgere un numero importante di persone a gareggiare?
«Il mondo Master è nato proprio per cercare di coinvolgere quante più persone possibile in questo sport, con l’interesse principale di migliorare la qualità di vita delle persone attraverso il nuoto. È da considerare che il mondo Master è cresciuto in maniera incredibile negli anni, che sono cambiate alcune regole e che forse sono arrivati alcuni eccessi che a mio parere andavano un po’ smussati, ma l’obiettivo resta ancora oggi quello di coinvolgere il maggior numero di persone possibili per far si che si migliori la loro qualità di vita»

In merito agli accessi di cui parli, immagino ti riferisca al livello tecnico cresciuto notevolmente, ma non pensi che con l’ingresso nel settore Master di atleti particolarmente prestativi, sia aumentato anche l’interesse generale nel competere da parte di tutti?
«Indubbiamente è così, ma l’importante secondo me è che non si esca fuori dall’obiettivo principale che il mondo Master si era prefissato e di non esasperare con impegni eccessivi. Vivo da tanti anni il mondo del nuoto, ma negli ultimi tempi sento parlare di integratori e doping in maniera secondo me fuori luogo, anche perché si parla di Master e questo non è quello che si voleva realizzare con la sua fondazione. Sarebbe opportuno ritornare un po’ indietro ricordandosi che il solo modo di fare sport nei Master è quello di farlo per divertirsi, stare insieme, conoscere persone, confrontarsi a livello sociale e avere uno scambio di idee costruttivo»

Quanto è difficile allenare una squadra Master nella quale si trovano diverse tipologie di atleti, con diverse età, diversi livelli competitivi e diverse esigenze dettate dalla loro vita privata?
«Ci sono sicuramente delle difficoltà, ma tutto sta nell’avere alle spalle una grossa e buona Società che consenta all’allenatore di poter avere un modo corretto e definito di organizzare gli allenamenti. È vero che ognuno ha un’esigenza diversa, ma se c’è anche la capacità da parte della Società di valutare il tecnico giusto da impiegare per guidare un determinato gruppo di atleti, si può gestire tutto»

allenatore-nuoto-masterCon il tuo ingresso di esperienza nel Circolo Nautico Posillipo, si è notata una differenza di partecipazione della squadra Master, fino all’anno scorso sempre presente ma con numeri che non superavano la media di quindici unità e da quest’anno in vasca con numeri molto più importanti. Cosa è cambiato?
«Personalmente vengo da un’esperienza di diversi anni fatta presso la Società Il Gabbiano Napoli, in cui si perseguiva proprio la strada del coinvolgimento ampio. Quando per diversi fattori ho deciso di cambiare strada e sono approdato al Posillipo, con grande onore tra l’altro perché parliamo di una grossa Società, ho presentato un progetto chiaro nel quale ho sottolineato che avrei voluto lavorare in certo modo ma senza commettere gli stessi errori commessi in passato. Il Posillipo ha accettato dandomi fiducia, i numeri sono cresciuti sempre di più, ma in maniera coerente all’attività e quanto si sta facendo viene apprezzato dalla Società che riceve sempre più richieste di tesseramenti di altri atleti. Tutto ciò mi può far solo piacere, ma non perché con i grossi si numeri si può vincere, ma perché ho la possibilità di trasmettere la passione che ho per questo sport e la mia conoscenza a più persone»

Dove può arrivare questo Posillipo, consentimi il termine, rigenerato?
«Il Posillipo ha una prestigiosa storia alle spalle e questo mi dà sicuramente una marcia in più per il lavoro che devo svolgere. Relativamente al settore Master, sono stati tra i fondatori del movimento in Campania e avendo una Società del genere alle spalle, sono certo che si possano fare grandi cose, anche perché la stessa Società mi sta dando la possibilità di crescere e di farlo in un certo modo»

ciro-ascioneQual è il tipo di atleta che preferisci allenare?
«Non ho un atleta tipo che mi piace allenare, ma preferisco seguire la persona che riesce a darmi un buon feedback e con la quale riesco a stabilire una buona comunione che mi permette poi di svolgere al meglio il mio lavoro. Con chi non riesco a trovare una certa intensa, tento sempre di sforzarmi al massimo, affinchè tutti riescano ad avere una guida chiara e tutti possano parlare la stessa lingua durante i miei allenamenti»

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Dove sta il bello del nuoto?
«Il bello del nuoto è che è uno sport che si allarga a 360 gradi su diversi fronti. Nel centro sportivo di San Sebastiano al Vesuvio mi occupo ad esempio anche di altre cose: ho coinvolto un medico nutrizionista per far si che tutti gli utenti avessero una linea guida relativamente all’alimentazione e inoltre abbiamo organizzato un mini corso di immersioni con i ragazzini della categoria Esordienti»

enzo-allocco-ciro-ascioneDue quarti e due terzi posti nelle prime quattro uscite di questa esaltante stagione, ma quale è stato il momento più bello vissuto fino ad ora?
«Sono stato veramente contento dei traguardi raggiunti in questa prima parte della stagione, ma mi ha fatto particolarmente piacere ricevere più volte la stretta di mano dal Responsabile della Nuotatori Campani Enzo Allocco al Trofeo Città di Portici, dove siamo arrivati terzi per esclusione della squadra di casa. In quella stretta di mano ho sentito da parte di Enzo il grande piacere da lui provato per il bel percorso che sto facendo con il Posillipo, perché siamo cresciuti insieme, veniamo dalla stessa scuola e siamo grandi amici. Entrambi abbiamo avuto la fortuna di essere stati il braccio destro del professor Contrada e da lui abbiamo appreso tantissimo, così come ho appreso tantissimo dallo stesso Enzo. Spero che la mia crescita continui, ma con il Posillipo che mi sta dando questa grande opportunità ne sono certo»

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine