Nuoto, Gregorio Paltrinieri rompe gli indugi nei 1500 stile e prepara la sfida a Mysha Romanchuk

Grande attesa per le finali di oggi (ore 12.00) con Ilaria Cusinato, Martina Carraro e le 4×50 misti maschile e 4×200 stile donne

L’Italnuoto a caccia di medaglie provando a migliorare i risultati ottenuti a Windsor 2016 dove gli Azzurri conquistarono 7 medaglie (1 oro, 4 argenti e 2 bronzi, ndr). Finora sono cinque (2 argenti e 3 bronzi, ndr) le medaglie conquistate ai Mondiali di Nuoto in vasca corta in corso di svolgimento a Hangzhou, con gli Azzurri che ieri ci hanno regalato il bronzo con la 4×50 stile libero maschile – clicca qui per saperne di più – e l’argento vinto dal “Bomber” Marco Orsi nei 100 misti – clicca qui per saperne di più.

La quinta giornata di gare all’Hangzhou Olympic vede in vasca l’Azzurro Gregorio Paltrinieri per le batterie dei 1500 stile libero, distanza dove detiene il record del mondo fatto registrato agli europei di Netanya 2015, nuotando in 14″28″97 ed ottenendo così il quarto posto di accesso alla finale che vede il vicecampione europeo di Glasgow Mysha Romanchuk dominare con il miglior crono mondiale stagionale di 14’21″50.

“Le sensazioni sono abbastanza buone, il tempo è buono per le batterie – racconta il ventiquattrenne azzurro allenato dal tecnico Stefano Morini – Forse ho forzato un po’ il passaggio. Romanchuk ha fatto una bella qualifica, con un gran tempo che io non nuoto da tre anni, ma non so se l’ucraino ha dato tutto. Domani sarà un’altra gara, questo tempo è incoraggiante e le mie sensazioni sono buone”.

Rammarico per Domenico Acerenza che resta fuori dalla finale per soli sette decimi, non andando oltre il decimo crono di 14’33″89 nonostante sia riuscito a polverizzare il suo personale di sette secondi.

La staffetta 4×50 mista maschile degli Azzurri vola in finale col secondo crono di 1’32″20 con Simone Sabbioni che apre a dorso con 23″36, seguito da Nicolò Martineghi in 26″02 che lancia Marco Orsi con la frazione a delfino in 22″19, quindi la chiusura a stile di Santo Consorelli in 20″59. Davanti a tutti il Brasile con 1’32″18 mentre gli Stati Uniti sono terzi con 1’32″37.

Le donne della 4×200 stile libero ritornano a conquistare una finale mondiale che mancava in corta da Istanbul 2012 e in lunga da Kazan 2015 (occasione in cui le ragazze azzurre conquistarono un argento, ndr). Accesso in finale con il quarto posto e Record Italiano di 7’44″82 cancellando il precedente di che Alice Mizzau, Alice Nesti, Diletta Carli e Federica Pellegrini nuotavano nel 2012. Il quartetto è sceso in acqua con Margherita Panziera che nuota il personale di 1’56″78, Erica Musso in 1’56″13, Federica Pellegrini che da il la alla qualificazione con la sua frazione nuotata in 1’54″09 (seconda miglior frazione dopo quella dell’australiana Ariarne Titmus di 1’53″53, ndr) e lanciando Simona Quadarella che conclude con il suo miglior crono stagionale di 1’57″82. Più veloce di tutti l’Australia con 7’40″72 seguiti dalla Russia con 7’41″24 e dagli Stati Uniti con 7’44″64.

“Siamo contentissime per il record, nonostante il fatto che sia io che Simona (Quadarella, ndr) non siamo delle specialiste – racconta Margherita Panziera – Questo tempo non lo avevo mai nuotato e mi sentivo bene – continua Simona Quadarella – Sono contenta di far parte di questa staffetta, ho nuotato sui miei standard anche se bisognerà far meglio in finale – prosegue Erica Musso – Il tempo rispecchia quelli di quest’anno, pensavo di esser andata più lenta stamattina. Siamo già sopra le aspettative che avevamo per questa staffetta che in passato non c’è riuscita sempre bene, ma in finale proveremo a migliorarci” – conclude Federica Pellegrini a caccia della sua cinquantesima medaglia internazionale.

Sempre più scatenata Ilaria Cusinato dimostra il suo splendido stato di forma e la sua crescita anche nei 200 misti dove porta il suo miglior crono a 2’07″11 (17 centesimi in meno al suo precedente, ndr) ormai molto vicino record “gommato” di Francesca Segat di 2’06″21 del 2009. Accesso in finale con il quarto tempo per la veneta mentre a dominare è sempre lei, l’Iron Lady Katinka Hosszu con 2’05″42.

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“Sarà molto dura salire sul podio nella finale – dichiara Ilaria Cusinato – Non mi sentivo per niente bene, avevo mal di stomaco. Poi in acqua le sensazioni erano buone tranne che nella rana dove ho faticato. Qualche margine c’è ma sinceramente quelle davanti sono lontane. In gara però ci sono tanti fattori e analizzeremo col Moro (riferimento al suo tecnico Stefano Morini) la tattica giusta per provare a contrastare le altre”

Accesso alle semifinali dei 100 farfalla per le azzurre Elena Di Liddo, quarta con 56″62, personale migliorato di trentanove centesimi, e Ilaria Bianchi che chiude sesta in 56″85, così come nelle batterie dei 100 stile libero dove Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri centrano l’accesso alle semifinali, rispettivamente, ottavo in 46″94 a un decimo dal personale, e quattordicesimo in 47″16. Davanti a tutti si piazzano Caeleb Dressel con 45″98 seguito da Valdimir Morozov con 46″20.

Doppietta anche nei 50 rana con l’accesso alle semifinali per Fabio Scozzoli sesto in 26″20 e Nicolò Martinenghi undicesimo con 26″34, a soli 5 centesimi dal personale.

Appuntamento alle 12.00 ora italiana per le semifinali e finali in diretta su RaiSport Web, differita su Rai Sport + HD alle 15:30, con grande attesa per le finali nei 200 misti di Ilaria Cusinato, 100 rana di Martina Carraro ed i quartetti azzurri della 4×50 misti maschile e 4×200 stile libero donne.

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Ciro Porzio

Consulente informatico, matematico con la passione per le statistiche e apprendista nuotatore. Ricopre diversi ruoli di responsabilità in Swim4Life Magazine.