Suggerimenti per accorciare i tempi di recupero e ritornare in tempi brevi a godere in pieno tutto ciò che sa regalarci la piscina
Il nuoto si riprende normalmente fin da settembre con la nuova stagione, ma i più indecisi aspettano anche ottobre e alcuni perfino novembre prima di ricominciare gli allenamenti dopo la pausa estiva.
Ricordiamo che due o tre allenamenti settimanali ci consentono di curare e preservare la nostra salute: peso forma, circolazione del sangue, tonicità muscolare, resistenza e non ultima benessere mentale.
Praticare nuoto è pertanto importante per stare bene, ma ricominciare a nuotare dopo una lunga pausa non è mai facile.
I primi allenamenti saranno durissimi, perché ci renderemo conto di aver perso smalto, brillantezza e faremo fatica a fare anche le cose che prima ci riuscivano facilmente.
Niente paura, è solo l’inizio, la situazione migliorerà presto.
Possiamo però agevolare e accorciare i tempi di recupero per ritornare a una forma accettabile e ricominciare a goderci in pieno tutto ciò che sa regalarci la piscina.
Ritorniamo alla routine alimentare “sportiva”
L’alimentazione è alla base dello sport e mangiare in maniera equilibrata e sana, ci aiuta a ritrovare e mantenere la forma fisica più facilmente.
La prima regola importante, è rispettare i pasti giornalieri: colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena.
Saltare uno o più pasti, rallenta la capacità metabolica: in altre parole, la digestione si arrugginisce e si abbassano le capacità di assimilare ciò che mangiamo.
Si farà fatica a perdere peso e ci chiederemo il perché. Una delle risposte sta sicuramente nel numero di pasti consumati al giorno.
L’altra è in quello che mangiamo. Senza voler entrare troppo nello specifico, ci basterà evitare cibi fritti, bevande gassate, alcolici e il più sarà fatto.
Alternare i pasti tra pesce, carne, legumi e uova, sempre accompagnati da verdure, farà il resto. Abbiamo la fortuna di essere mediterranei e basta seguire poche regole della normale alimentazione che conosciamo bene per evitare di appesantirci.
Con una buona alimentazione, da rispettare almeno sei giorni su sette, abbiamo messo le basi per vivere al meglio il nuoto e l’ambiente piscina.
Permetti al tuo corpo di riposare
Il riposo, la qualità e la quantità del sonno, è importantissimo nella vita di qualsiasi persona, soprattutto per chi pratica sport regolarmente.
Dormire poco e male non aiuterà l’organismo a rigenerarsi e a recuperare tra un allenamento e l’altro, quindi così come per la routine alimentare, è bene assumere anche una routine che rispetti le ore di riposo sufficienti al nostro corpo.
Evitare di guardare la televisione o peggio ancora lo smartphone o il computer e magari preferire la lettura di un libro, ci aiuterà moltissimo la sera a conciliare il sonno.
Inoltre, sarà importante riuscire a creare un ambiente in cui sarà possibile dormire bene, senza alcun tipo di disagio.
Fortifica gambe e braccia
Gli inizi saranno duri, come dicevamo prima, ma è proprio in questa fase che bisogna risvegliare i muscoli concentrandoci su braccia e gambe.
Esercizi con tavoletta per migliorare la battuta di gambe e pull per migliorare la bracciata dovranno essere spesso presenti nei nostri allenamenti.
Poco più in avanti, quando saremo più allenati, sarà possibile aggiungere anche pinnette e palette.
Oltre a tonificare nuovamente i muscoli di gambe e braccia, miglioreremo anche la tecnica di nuotata e questo ci aiuterà moltissimo a migliorare in generale la nostra condizione fisica.
Se non sapete dove acquistare questi accessori da allenamento, potete affidarvi a Sport Line Torino e Nuoto Extremo che danno anche la possibilità di acquistare online con sicurezza.
Come praticare una buona gambata a stile libero
Lo stile che si nuota di più in piscina nel nuoto adulti, è solitamente lo stile libero, perché forse è il più semplice da imparare e praticare.
Anche lo stile libero però ha bisogno di essere nuotato bene e la battuta di gambe è proprio uno dei punti di partenza.
Bisogna calciare l’acqua con le punte dei piedi, senza piegare troppo le ginocchia, facendo partire la gambata dall’ondulamento dei fianchi.
Una tecnica di gambata corretta ti aiuterà ad assumere un buon assetto in acqua e trovare meno resistenza ad avanzare.
Nuota con meno bracciate possibili
Nuotare ogni vasca con meno bracciate possibili deve essere sempre il tuo obiettivo e riuscirci significherà che sei sulla buona strada!
Per nuotare con meno bracciate possibili sarà necessario allungare la braccia, andando a cercare l’acqua il più lontano possibile dalla testa.
Non solo, una volta che il braccio va in “presa” sarà fondamentale spingere l’acqua fino a quando la mano non esce di nuovo per un altro ciclo di bracciata.
Uno degli errori più comuni è spezzare la bracciata a metà, spingendo acqua soltanto fino a quando il braccio non si abbassa completamento in verticale sul fondo della piscina, mentre in realtà l’acqua va spinta fino a quando la mano non sfiora i fianchi.
Fai oscillare il corpo tra una bracciata e l’altra
L’oscillazione del baricentro del corpo è parte di una buona nuotata. Il bacino dovrà oscillare a destra e sinistra, sia per accompagnare la gambata che per allungare correttamente la bracciata.
Esistono addirittura delle attrezzature e degli esercizi per migliorare la tecnica di oscillazione del corpo e questo aiuta a comprendere quanto questo aspetto sia importante nella nuotata.

Respira senza alzare la testa
Un altro degli errori più comuni riguarda la fase di respirazione: spesso si respira alzando troppo la testa dall’acqua e invece va soltanto leggermente ruotata, quel tanto che basta per mettere la bocca fuori dall’acqua e respirare.
Suggerimento: nella rotazione della testa durante la fase di respirazione, ricorda di tenere sempre l’occhio opposto al lato dove respiri immerso in acqua, senza farlo uscire fuori.
Se la testa si alza troppo, si perde l’assetto in acqua e la nuotata si scompone, aumentando la fatica e rompendo il ritmo.
Migliora la virata ripetendo e ripetendo ancora
Il segreto per migliorare la virata è di ripeterla e ripeterla, senza saltarne nemmeno una. Spesso infatti, un nuotatore poco esperto arriva al muretto, tocca con la mano e riparte, evitando la virata perché magari non si sente pronto a farla.
In realtà per migliorare bisogna fare e anche sbagliare e questa è una regola che vale quasi per tutto. Mancare il muretto e accartocciarsi nel tentativo di virare, è capitato a tutti.
Quindi tranquilli, provate e riprovate e migliorerete. Ovviamente bisogna rispettare certi aspetti tecnici, ma abbiamo dedicato un intero articolo alla virata e potete leggerlo qui.
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