Le valide alternative per avere una marcia in più in gara e in allenamento
Molti atleti fanno un grande utilizzo di bevande energetiche poco prima delle loro prestazioni e talvolta anche prima della gara, convinti che le stesse siano di aiuto allo sforzo fisico e che magari possano sostenerli per una migliore prestazione atletica. Il fine di questo articolo non è quello di dimostrare il contrario, ma semplicemente analizzare i contenuti di questi prodotti per valutare i veri benefici ed eventuali effetti contrari.
Le bevande energetiche attualmente in commercio, sono tutte a base di grossi quantitativi di caffeina, alcune con aggiunta di taurina, altre con guaranà. Alcuni dicono addirittura che la taurina sia estratta direttamente dai testicoli dei tori o dallo sperma bovino e come ogni leggenda metropolitana, anche questa prende spunto da un fatto vero, poiché effettivamente tale sostanza è stata scoperta nella bile del toro, da cui prende infatti il nome, ma in realtà la taurina contenuta nelle bevande energetiche è una sostanza interamente sintetica prodotta da compagnie farmaceutiche.
Cosa contengono le bevande energetiche? Se facciamo attenzione agli ingredienti riportati sulle lattine, oltre a quelli “innocui” quali acqua, anidrite carbonica e aromi vari, troviamo molti coloranti, vitamine ed in particolare taurina, caffeina e guaranà in quantità massicce!
Dalla Guida al Consumatore si legge che chi assume energy drink pensando di migliorare le proprie prestazioni sportive, in realtà non da un supporto all’organismo durante l’attività fisica, ma rischia addirittura la disidratazione dello stesso a causa dell’effetto diuretico della caffeina che a causa delle quantità eccessive contenute in queste bevande, può causare anche intossicazioni e provocare tachicardia che diventa molto pericolosa se il soggetto sta compiendo un’attività fisica intensa.
Non è finita qui. Se si leggono i valori nutrizionali di queste bevande si noterà che oltre a carboidrati e grassi, sono contenuti Vitamina B6 per almeno 2 mg/100 ml che corrispondono al 100% della RDA (razione giornaliera raccomandata) e Vitamina B12 per 2 mg/ per 100 ml, ovvero il 200% della RDA!
Cosa comporta questa dose eccessiva di vitamina B12?
La vitamina B12 si trova generalmente nelle proteine animali, è importantissima per la sintesi dell’emoglobina e viene immagazzinata nel fegato dopo essere stata assorbita nell’intestino ileo. La sua carenza è pertanto simile a quella dell’acido folico e, quando è grave, produce anemia.
Nello sport di resistenza si assume a supporto di terapie che dovrebbero risolvere casi di anemia. Attenzione però, perché troppe proteine animali e quindi un’eccessiva assunzione di vitamina B12, vanno inevitabilmente a sovraccaricare i reni ed il fegato. Un eccesso di vitamina B12 in condizioni normali, deriverebbe da uno squilibrio alimentare per eccessiva introduzione ad esempio di carne. A quel punto sarebbe necessario riequilibrare il proprio organismo con pesce, verdure e legumi. In condizioni particolari invece, nel momento in cui si assumono altissime dosi di vitamina B12, si rischia la di inciampare in problemi di tossicità.
Medicitalia.it che è il portale per i medici italiani sul quale si approfondiscono vari argomenti relativi alla salute, fa notare che gli effetti degli ingredienti delle bevande energetiche non sono ben chiari nemmeno agli stessi produttori che infatti aggiungono sulle lattine, come d’obbligo tra l’altro su quelle distribuite in Francia, messaggi come “sconsigliato a bambini, diabetici e persone con reazioni accertate alla caffeina”, oppure “consumare in dosi limitate”, o ancora “evitare assolutamente l’assunzione contemporanea di bevande alcoliche” e “divieto di somministrazione alle donne incinte e a persone che hanno avuto attacchi cardiaci”.
Esiste un’alternativa naturale alle bevande energetiche per avere una marcia in più?
Se sperate di trovare una sostanza naturale non dannosa per l’organismo che vi dia davvero una marcia in più nel momento della competizione, perdete le speranze. Per chi sente benefici nell’assumere le bevande energetiche, si tratta semplicemente di effetto placebo e quindi psicologico.
Esistono però prodotti naturali che possono aiutare molto l’organismo a reggere il peso dello stress fisico giornaliero e quindi degli allenamenti, con una conseguente reazione migliore a lungo termine.
La radice del ginseng ad esempio viene utilizzata da secoli come tonico, stimolante e afrodisiaco. Il ginseng, oltre a rinforzare il sistema cardiovascolare, immunitario e nervoso, aumenta la forza e la resistenza muscolare, stimolando le ghiandole surrenali durante il workout. Inoltre aiuta il corpo ad adattarsi agli stress, sia fisici che emotivi. L’Organizzazione Mondiale della Salute sostiene che, secondo alcuni studi clinici, il ginseng migliora le capacità mentali e fisiche in caso di debolezza, esaurimento, stanchezza e perdita di concentrazione.
Il nome botanico “Panax Ginseng” la dice lunga sulle sue proprietà in quanto la parola Panax deriva dal greco pan-axos e significa letteralmente “che guarisce tutto”. La pianta del ginseng cresce soprattutto in Asia orientale ed in Nord America. La conoscenza e l’impiego del ginseng a scopo terapeutico risalgono a migliaia di anni fa e la sua efficacia è ormai dimostrata da diversi studi condotti in ogni parte del mondo.
In commercio si trovano numerosi integratori dietetici a base di radice di ginseng: flaconcini da bere, capsule, compresse, polvere da sciogliere in acqua, radici da masticare e l’estratto puro. Si può reperire inoltre in farmacia o in erboristeria sotto varie forme, quali l’elisir tonico, estratto concentrato o liofilizzato in bustine. Lo si può trovare anche abbinato ad altre erbe o preparati medicinali, quali la pappa reale che insieme al ginseng rappresenta una vera sferzata d’energia, nonché una valida difesa del sistema immunitario.
Anche qui, come per tutte le sostanze, l’abuso non fa bene. Le dosi consigliate infatti non superano i 200 mg al giorno ed in caso di abusi eccessivi, si possono riscontrare sintomi come nausea, diarrea, euforia, insonnia, mal di testa, ipertensione ed ipotensione.
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