Tapering_nel_nuoto_per_giovani_agonisti_e_master

Tapering nei giovani agonisti e nei master.

L’importanza della programmazione dello scarico prima di una competizione.

Che si parli di atleti agonisti di categoria o di atleti master, la fase di tapering di una preparazione mirata coinvolge più o meno tutti.
Il tapering, ovvero lo scarico di lavoro, è forse la fase più delicata di un ciclo di preparazione nella quale è importante distribuire bene l’alleggerimento delle fatiche dell’atleta in vista dell’evento per il quale si è preparato, affinchè possa esprimere al meglio le proprie capacità al momento della competizione.
Un ciclo di preparazione comprende lo studio dell’intensità di progressione dei carichi di lavoro commisurati all’atleta che deve sostenerli, la fase di adattamento dell’atleta a questi carichi e infine lo scarico in vista della competizione.
Come si legge nel libro “Nuoto da Campioni” di Bill Sweetenham e John Atkinson, il tapering consiste essenzialmente nel preparare fisi­camente e mentalmente un atleta ad esprimersi al massimo livello prima di una gara.
Più personalizzato è l’allenamento ed il tapering e più possibilità avrà l’atleta di rendere al meglio. Lo stesso programma applicato a un’intera squadra infatti, non funzionerà con la stessa effica­cia per tutti gli atleti. Il tapering prevede un affinamento delle abilità individuali e una pro­gressiva riduzione del carico fisico per consentire il raggiungimento del picco di forma in occasione di un evento particolare.

È corretto parlare di vero e proprio tapering quando si affronta un netto graduale scarico di lavoro in un breve periodo precedente una competizione importante. Il tapering ha l’obiettivo di permettere all’atleta di nuo­tare velocemente, tirando fuori il meglio di sé stesso ed il successo di questa fase del programma di allenamento sta nell’acquisire fiducia nei propri mezzi e non soffrire la pressione esterna.
Con questi concetti il nuotatore e l’allenatore devono avere un modello di lavo­ro finalizzato a ridurre al minimo le variabili. Devono programmare e registrare dettagliatamente le sedute di tapering per poterlo rifinire e ripetere in futuro. Un nuotatore si allena tutti i giorni ma ha la possibilità di effettuare il tapering solo un paio di volte l’anno, solitamente in con­dizioni differenti e per questo la registrazione dei dati è importante al fine di studiare al meglio tutta la preparazione, inclusa la fase di scarico.

nuoto_supercompensazioneL’obiettivo di un ciclo di allenamento, denominato mesociclo, è quello di ottenere un’ottima supercompensazione durante la preparazione progressiva dell’atleta, volta ad un miglioramento psico-fisico prima di una prestazione in gara.
Nel mesociclo di allenamento è infatti importante considerare la supercompensazione stando attenti a non eccedere nel carico di allenamento nel quale è bene prevedere una fase di compensazione con un adeguato periodo di recupero, altrimenti si rischia di cadere in uno stato di sovrallenamento che non porterebbe risultati incidendo fortemente anche a livello psicologico nell’atleta.

Il Tapering negli atleti giovani agonisti
In base al tipo di preparazione, al livello dell’atleta ed alla sua età, generalmente il periodo di tapering può variare da una settimana fino a sei settimane precedenti la competizione.
La riduzione dei carichi di lavoro è indispensabile per mantenere i miglioramenti fisici ottenuti dall’atleta mantenendo uno stato di forma al top della condizione.
Nei nuotatori giovani sotto i 15 anni, il periodo di tapering si sviluppa generalmente tra i 10 e 14 giorni prima di una competizione. Questo periodo cresce sensibilmente in base al livello di preparazione, di prestazione muscolare, di età e generalmente anche in base al sesso dell’atleta. Un maschio infatti necessita di un tapering più lungo rispetto ad una fem­mina, differenza dovuta principalmente alla quantità di massa muscolare di cui l’atleta può disporre. Ma il periodo di tapering può variare anche in base allo stile nel quale l’atleta è specializzato. I ranisti ad esempio possono necessitare di una preparazione mirata differente e di uno scarico personalizzato vista l’inten­sità del lavoro muscolare di braccia e gambe al quale sono sottoposti.
Nella fase di tapering è fondamentale anche ciò che l’atleta fa al di fuori degli allenamenti. Diventa infatti importantissimo il riposo, lo svago mentale e l’alimentazione.
Per gli atleti giovani è inoltre importante studiare accuratamente le strategie di gara per affrontare tatticamente batterie, semifinali e finali. Questo può essere fatto con simulazioni della giornata gara da eseguire generalmente almeno 10 giorni prima della competizione con una nuotata spinta al massimo nella sessione di allenamento del mattino su una distanza leggermente inferiore alla propria gara ed un lavoro pomeridiano frazionato al passo gara. Negli ultimi giorni che precedono la competizione e quindi negli ultimi giorni di tapering, è importante anche distribuire accuratamente i lavori lattacidi che non vanno eseguiti nell’ultima fase di scarico.

Il quantitativo di allenamento in fase di carico, così come il tapering, dipendono infine anche dalla distanza di gara nella quale l’atleta è specializzato. Un fondista infatti farà più chilometri di un velocista in fase di carico ed anche la percentuale di scarico sarà differente.

come_programmare_lo_scarico_di_allenamento

Nella fase di scarico di un nuotatore va programmato anche il lavoro di scarico in palestra che non deve necessariamente coincidere con quello svolto in acqua. Anche per il lavoro a secco va comunque programmata la fase di tapering.

Il Tapering negli atleti master
Nettamente differente il discorso per gli atleti master che affrontano il tapering in maniera molto diversa gli uni dagli altri. Il tapering in un atleta master si differenzia infatti in base all’età, al livello di preparazione, alla massa muscolare ed al carico di lavoro effettivamente sostenuto nella fase di carico. In determinati casi di atleti master è infatti addirittura poco necessario eseguire una vera e propria fase di scarico in quanto il vero e proprio carico non si è mai eseguito durante il “mesociclo di allenamento” che diventa più che altro un mantenimento di forma. In altri casi bastano due o tre giorni di alleggerimento dei carichi di lavoro prima di una gara, mentre in altri casi, più particolari, si affrontano una o due settimane di scarico in base alle varianti elencate prima. Il tapering e la preparazione di una competizione per un atleta master si differenziano moltissimo rispetto agli atleti giovani in quanto le competizioni master non si disputano su batterie, semifinali e finali ma su gare secche. La fase di tapering in un atleta master di un certo livello si avvicina di più a quella di un atleta giovane quando l’obiettivo finale è un Mondiale o un Europeo nel quale vi è la possibilità di disputare molte più gare rispetto ad una solita manifestazione, distribuite in una settimana di competizione nella quale è importante mantenere la forma al top della condizione per poter offrire un’ottima prestazione in ogni gara.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine