Profilo, punti forti, punti deboli e sensibilità del delfinista

Dimmi a che specie appartieni e ti dirò chi sei, perché un nuotatore si può riconoscere anche dalla sua specialità di nuotata

Dopo aver affrontato con enfasi profilo, punti forti, sensibilità e punti deboli del ranista nell’articolo precedente – clicca qui per leggerlo – introdurre questa specie risulta complicato, forse perché la stessa è ancora in via di evoluzione e non a caso alcuni la definiscono un evoluzione della rana.
Ebbene si, oggi parliamo di un profilo e una personalità dura ma gentile, forte ma non troppo, impulsiva ma comprensiva allo stesso tempo, insomma parliamo dei folli delfinisti!

Come abbiamo già detto nell’articolo precedente, spesso per un nuotatore il  modo di essere fuori dalla vasca viene influenzato dalla specialità in cui compete e vice versa, un intreccio di DNA acquatico non trattato psicologicamente, né scientificamente, ma comprovato sul campo.

stefania-pirozziPrendete l’idea di “Flipper il delfino” o l’immagine di flussi migratori di tali cetacei che sinuosi nuotano nelle acqua della California e mettetela da parte. Fate largo invece all’immagine di Severus Piton, il Renato Zero di Harry Potter per intenderci: figura ambigua che si cela dietro al suo mantello nero e che solo alla fine della saga, dopo che per ben otto film ci ha fatto credere di essere il cattivo della situazione, si rivela più che mai come il più buono dei buoni, disposto perfino al sacrificio pur di salvare gli amici.

Profilo caratteristico di un delfinista
Il problema dei delfinisti però è che questo loro lato innocuo non lo riveleranno ne poi e ne mai. Presi dal loro egocentrismo e dal fare pieno di sé, i delfinisti risultano la specie più competitiva del favoloso mondo acquatico. L’utilizzo sempre più notevole della respirazione laterale ne è chiaramente un esempio: per alcuni consiste in un vero e proprio vantaggio tecnico e miglioramento della nuotata, per altri invece è semplicemente un modo per tenere sotto controllo tutti i propri avversari. Lungi da loro l’idea del “l’importante è partecipare”. Questo potrebbe essere visto anche come un loro punto forte, ovvero la capacità di non farsi intimorire dalle sfide lanciate e la superbia di affrontarle tutte. Qualità da apprezzare, ma tra l’ostinazione e l’arroganza c’è di mezzo un 50 metri.

federico-morlacchi-campionati-italiani-paralimpici-invernali-2017Punti forti, punti deboli e sensibilità
Cosa peggiore del delfinista impegnato nelle prime batterie, è il delfinista impegnato nel riscaldamento. Se vi siete mai lamentati dei calci dei ranisti è perché non avete mai avuto il dispiacere di fronteggiare un delfinista. Avete mai sentito della teoria del battito d’ali di una farfalla che può, se avvenuto in un determinato istante e in un determinato punto, innescare un uragano dall’altra parte del mondo? Ecco, così avviene anche per il battito della “farfalla acquatica” con la quale se ci si scontra in un preciso istante, con una determinata forza ed in un preciso punto, può provocare fratture multiple e triple!

Ma con lo stesso disinteresse del Brucaliffo (personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie per chi non lo sapesse e continua a leggere solo e soltanto di tribuna politica), l’ormai evoluta farfalla continua inamovibile lungo il suo cammino, infastidita semmai perché si è disturbata la sua quiete.

Nonostante il loro fare bruto e scostante che oscilla tra un “Quel tizio lì mi ha guardato male” e un “Amo il fatto che tutti mi osservino”, i delfinisti potrebbero essere definiti come i guerrieri clorati. Nuotare 200 metri a delfino è un po’ come una spedizione in mare, ovvero sai quando parti, ma non saprai mai quando e semmai tornerai. Chapeau per tutti i temerari che scelgono codesta distanza.

giacomo-carini-assoluti-primaverili-2017Epilogo
Tirando dunque le somme, dato che 1+1 non sempre fa 2 e dato che non bisogna fare sempre di tutta l’erba un fascio, potremmo dire che in fin dei conti i delfinisti, specie parlando, non sono tanto malvagi.
Il loro pregio è la determinazione e la caparbietà con cui affrontano le cose, portare sempre a termine ciò che iniziano non lasciandosi influenzare dalle situazioni che li circondano. Colpo di bacino e bracciata, uno dopo l’altra intervallata da una sbirciatina ai superstiti di fianco, arrivano in fondo al tunnel, in cui scorgendo la luce, raggiungono sempre l’obiettivo prefissato.

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Rosaria Oliviero

Studentessa presso la Facoltà di Farmacia e appassionata swimmer! Un passato da agonista ed un presente da nuotatrice Master la spingono a seguire il nuoto in tutte le sue sfaccettature